19 luglio 1992 – 19 luglio 2012. La strage di via D’Amelio.
“Pane e panelle contro le mafie, un piatto siciliano tipico e popolare Per le strade di Palermo è facile trovare delle friggitorie ambulanti, i “panillari”, dove si può assaporare questo gustoso spuntino, buono in qualsiasi ora del giorno. Proprio come vogliamo la lotta alle mafie: popolare e buona in ogni momento.”
Queste le parole di Libera terra, sul retro della confezione di farina di ceci da agricoltura biologica, utilizzata per preparare le panelle.
Valeria del blog Due cuori e una forchetta ha fatto un viaggio, è andata giù, al sud, ha twittato di posti meravigliosi, di piatti eccezionali e, sopra ogni cosa, di esperienze e incontri illuminanti e arricchenti, e tornata su, al nord, e ha deciso che le mafie è opportuno mangiarsele.
Nasce così l’iniziativa #iolamafiamelamangio, un raccolta di ricette preparate con gli ingredienti di Libera Terra, prodotti biologici, di carattere che nascono dai beni confiscati alle mafie.
Non riesco a raccontarvi il piacere puro provato nel preparare questo piatto, il piacere della restituzione, del dono; stavo mangiando qualcosa che è cresciuto in un posto mio, nostro, che per qualche tempo ci è stato negato, stavo mangiando il prodotto, il lavoro di persone, di giovani che amano il proprio paese.
Suggerisco a tutti di comprare i prodotti di Libera Terra, preparate un piatto con cura e assaporate il piacere della legalità.
Quello che arriva nella pancia non si dimentica, la mafia è una questione di pancia, le panelle pure.
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Ingredienti
- 1 litro di acqua
- 250 gr di farina di ceci da agricoltura biologica Libera Terra
- 1 pizzico di sale grosso
- 1 pizzico di pepe
- prezzemolo
- olio per friggere
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Procedimento
Si setaccia la farina di ceci e si aggiunge l’acqua poco alla volta, mescolando con una frusta per evitare la formazione di grumi.
Una volta aggiunta l’acqua si trasferisce il composto in una pentola anti-aderente, si mette a cuocere a fuoco medio.
Continuando a mescolare si cuoce il composto fino ad ottenere una pastella molto densa, si aggiungono sale, pepe e prezzemolo tritato.
Pronta la pastella si allarga su un piano per farla raffreddare, ricavando un rettangolo spesso circa 1 cm.
Una volta freddo, si tagliano dei rettangoli che andranno fritti in olio bollente.
Asciugare le panelle dall’olio, salatele e servitele calde tra due belle fette di pane!
Imparando si sbaglia
Sono buonissime, mi stupisco sempre quando 2 ingredienti così semplici, come l’acqua e la farina di ceci, diano vita a gusti eccezionali.
Per non farmi mancare niente le ho preparate con dei favolosi crochè di patate, fritto per fritto…
I prodotti di Libera Terra si trovano alla Coop, oppure ad Alba nel negozio del commercio equo e solidale, esiste anche la possibilità di acquistare i prodotti on line, per evitare le spese di spedizione l’ordine minimo è di 150 euro, sarebbe bello mettersi daccordo con gli amici e fare un bell’acquisto in comunione no?
Grazie a Claudia, Lafemmeduchef, per l’ottimo consiglio ovvero:
“prepari l’impasto e lo metti dentro una latta d’olio vuota da 1 litro. Fai raffreddare e poi tagli!”
IOLAMAFIAMELAMANGIO e voi?
Ale-RicettediCultura says
Mmmm….mi hai fatto venir voglia di assaggiare ‘ste benedette panelle, che non ho assaggiato neanche in Sicilia… Il primo giorno di fresco, friggo!!! :)
Anna Buganè says
friggi come si non ci fosse un domani!le panelle sono una garanzia :)
Pool says
Spettacolari!!! Con orgoglio posso dire: “Io c’ero!!!”.
e sono state anche fonte di grande ispirazione musicale….probabilmente i mai abbastanza celebrati lunapop prima di concepire 50 special si erano ammazzati di pane&panelle :P
Ilaria says
buone!
Anna Buganè says
a me sono piaciute tantissimo, non le avevo mai assaggiate :-)