Ci deve essere stato un tempo in cui ero solita girare per il mondo in pantaloncini, canotta, calze corte e scarpe da ginnastica. Ci deve essere stato un tempo in cui passeggiare per i prati era una consuetudine quotidiana, ci deve essere stato un tempo in cui mettevo le mani e le gambe in tutti i posti, senza avere paura, senza pensieri.
Sicuramente è stato il tempo dell’infanzia, una parentesi in pantaloncini e felicità, un momento non privo di drammi ma condito di libertà e leggerezza.
L’altro giorno ho comprato le ortiche al mercato, la signora le ha prese senza guanti e mi ha detto che tanto ormai a lei non dava più fastidio, guardandomi si è invece raccomandata di usare precauzioni per non urticare la pelle. Ho comprato le ortiche, da vera radical e le ho usate per la frittata.
Poi mi sono ricordata di vivere in campagna, circondata da ortiche, così sono andata a raccoglierle, munita di cestino e guanti da giardino. Mi era sembrato di riconoscerle, ma dovevo avere la certezza che fossero proprio loro, così mi sono sfilata il guanto e mi sono punta.
Vivo in questa casa da quasi due anni e non mi sono mai punta, coincidenze? Io non credo.
Quanti secoli erano passati dall’ultima irritazione da ortiche?
Quante decadi trascorse senza ginocchia sbucciate, graffi di varia natura, slogature di polsi e contusioni varie?
Sono diventata prudente, motivo per il quale non mi graffio quasi mai, non mi pungo e non vengo morsa da insetti o scarnificata da un rovo, una noia mortale.
Il mondo sa essere un posto crudele e privo di speranza, ma a volte per non pungersi basta trattenere il fiato, mi hanno detto così, vale per le ortiche, varrà anche per il cuore?
Ingredienti per 2 persone
- riso, 2 manciate a persona più 1 per la pentola
- olio
- cipolla rossa
- rosmarino
- erba cipollina
- menta
- ortiche (una manciata)
- sale
- brodo vegetale
Procedimento
Prepara il tuo brodo vegetale con carote, sedano, cipolla o porro, foglie di cavolo, scarti del finocchio, bacelli di fave e piselli, tutto ciò che pensi sia da buttare, mettilo nel brodo, aggiungi uno spicchio di aglio, un mazzetto aromatico e lascia bollire per un’oretta.
Pulisci le ortiche con i guanti, stacca le foglie dal gambo e sciacquale con attenzione sotto l’acqua e sminuzzale.
Prendi le erbe aromatiche, lavate e tritale fini al coltello.
Fai tostare il riso per qualche minuto in una padella con un filo di olio, aggiungi poi la cipolla rossa fresca tritata al coltello e fai rosolare. Aggiungi le ortiche e il trito di erbe aromatiche, copri il riso con il brodo vegetale e lascia cuocere il riso per il tempo indicato.
Non è il caso di girare di continuo il riso, lascialo nel suo brodo.
Qualche minuto prima della cottura, assaggia, sala all’occorrenza, aggiungi se vuoi olio, burro, parmigiano o un formaggio, fai mantecare e servi.
Imparando si sbaglia
Le ortiche pungono davvero, usa sempre i guanti
Abbonda di erbe aromatiche che renderanno questo risotto squisitamente profumato.
Elena Bruno says
Che meraviglia le erbe spontanee! Ammiro la gente di Langa che sa riconoscere i germogli commestibili. Cerco di imparare, osservando … ma sono un po’ distratta … quando tolgo le erbacce infestanti, nonostante i guanti, mi sono fatta urticare lo stesso :-(
Ho un rapporto difficile con le ortiche, però come sono buone impiegate in cucina :-P