E’ un concetto attuale e mi calza a pennello!
Quando si è precari?
Quando non si conosce la risposta a domande come: cosa fai nella vita? dove lavori? dove vivi? sei sposata? vorresti avere figli? programmi per il futuro? ci sei la prossima settimana per un aperitivo? ci vediamo più tardi? lavori domani?
L’unica risposta rimbomba in uno spazio tra il vuoto cosmico e il caos, che si tengono a braccetto.
Precaria, significa anche non sprecare, dare il giusto valore alle cose, ottenere il meglio dalle proprie possibilità.
La sfida: come si possono sfornare piatti sopraffini quando si va al mercato con i soldi contati? si può mangiare bene risparmiando? salute e gusto si tengono la mano?
La mia sfida è quotidiana. Stare in equilibrio tra buono, sano e bello, si può?
Ciao Anna sono una collega di Gianarlo ho visto il tuo sito mi è paciuto molto. Quando cucinerò gli gnocchi di ricotta ti farò sapere come sono venuti.
Un saluto Emilia
ciao emilia, sono molto contenta!
mi raccomando, aspetto notizie sui gnocchi! io li ho cucinati a pasqua…sempre più buoni!
Ho scoperto per caso il tuo blog su twitter, bellissimo progetto e idea meravigliosa! complimenti davvero!
Non cucino spesso ma anche io mi sento un pò “precaria” quindi..ti capisco! e poi siamo anche concittadine!
ciao!
ciao Manu!
ma grazie mille, è il mio piccolo angolo di precarietà…diciamo una chiave golosa per noi poveri precari!
concittadine? davvero? anche tu di alba quindi?
piacere di averti incontrata per caso! :-)
Ciao Anna
io mi chiamo Nino Vitanza e` sono uno chef che cucina a casa delle persone qui a Londra, e penso che anche tu puoi fare lo stesso in Italia! Buona Fortuna
Ciao, nino.
Ciao Nino,
che bello! In effetti ci sto lavorando, mi piacerebbe molto ma in Italia non è ancora un’idea così diffusa…come al solito ci vuole tempo…ma credo ci arriveremo anche qui!
Come ti trovi a Londra?
mi piace molto il tuo sito semplice,essenziale intelligente continua così.scusa per averti dato del “tu”
Grazie Titti, che gioia!