Quando penso alla cucina italiana mi viene in mente un piano di lavoro di una qualsiasi casa, un fornello, un lavabo, mille profumi e colori. Una cucina, un cucinotto, un tinello, per piccolo che sia conserva il vero segreto del successo della cucina Italiana nel mondo.
La migliore rappresentazione della cucina italiana avviene tra le mura domestiche, nella quotidianità. La tradizione si fonde con l’innovazione e la qualità, e tutto passa di mano in mano, di generazione in generazione, contaminandosi e rigenerandosi.
La maggior parte delle ricette più amate e conosciute sono nate da ingredienti poveri e tanta creatività. Non esiste la cucina italiana, non esiste la cucina regionale, esistono invece i sapori che sanno di casa, di famiglia, di radici e di terra.
Per tutti questi motivi mi piacerebbe rappresentare la cucina italiana a Parigi, in un’occasione di crescita e incontro incredibile. Tribù Golosa, in collaborazione con 750 grammes offre la possibilità di partecipare ad un evento e incontro culinario unico, dal sapore internazionale e conviviale.
Vorrei portare la mia casa, i miei profumi, la mia terra e le mie tradizioni oltre i confini nazionali, per poter incontrare nuovi sapori e quindi nuove storie e nuove case. Mi sentirei onorata di poter essere ambasciatore per un week end di almeno una piccola parte del sapore italiano.
Pensando alla ricetta non potevo far altro che concentrarmi sulle mie origini, sulla ricchezza di ingredienti del mio territorio, le Langhe, e su un sapere e una manualità antica che si è tramandata nella mia famiglia.
I ravioli del plin sono un piatto tipico delle Piemonte e delle Langhe, normalmente contengono un ripieno di carne, ma esistono molte varianti che rispettano la stagionalità dei prodotti e la disponibilità degli ingredienti.
Per questa occasione ho voluto farcire i plin con il Seirass, la ricotta piemontese, dall’aspetto delicato ma dal sapore deciso, che ho voluto far incontrare con il miele di castagno che avvolge il formaggio per completare il piatto con il timo, un’ erba aromatica dal profumo intenso e inebriante. Il Seirass, il miele di castagno e il timo si fondono perfettamente creando un’esplosione di gusti ed estrema felicità del palato e della pancia.
Tutti questi sapori e l’esperienza della manualità della creazione dei plin meritano di attraversare le Alpi e arrivare fino a Parigi!
Per votarmi seguite questo link e molte grazie: VOTAMI!
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Ingredienti per 4 persone
- 3 uova intere
- 300 gr di farina 00
- 200 gr di Seirass
- 2 cucchiaini di miele di castagno
- burro
- timo
- Parmigiano Reggiano
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Procedimento
Preparate la sfoglia, creando una fontana con la farina e aggiungendo le uova. Amalgamate farina e uova aiutandovi con una forchetta e poi impastate con le mani per almeno 10 minuti, finchè la sfoglia non sarà liscia, omogenea ed elastica. Lasciate riposare la sfoglia, avvolta nella pellicola, per almeno 15 minuti.
Setacciate il Seirass, aggiungete un cucchiaino di miele di castagno, amalgamate e mettete il composto ottenuto in un sac à poche e riponete in frigo fino al momento dell’utilizzo.
Lavorate la sfoglia, ottenendo con il mattarello o con la macchina apposita dei fogli molto sottili, appoggiate il sac à poche sulla sfoglia e create una striscia sottile con il ripieno. Richiudete la sfoglia e pizzicatela. Tagliate i plin con una rondella dentellata.
Una volta pronti i plin buttateli in acqua bollente salata e portateli a cottura. Normalmente sono pronti quando “vengono su”. Scolateli in una padella dove avrete fatto fondere una bella noce di burro con un cucchiaino di miele. Fate saltare i plin e aggiungete il timo. Fate amalgamare bene tutti i sapori e servite con una leggera grattata di Parmigiano Reggiano.
Imparando si sbaglia
Tirate la sfoglia molto sottile, la pasta dovrà essere un velo.
Lavorate poco impasto per volta per evitare che si asciughi troppo la sfoglia.
Quando richiudete i plin fate aderire bene i due strati di pasta, il rischio che esca il ripieno è altissimo.
Usate una bocchetta molto piccola del sac à poche per creare una striscia sottile.
Non dimenticate in chiusura di dare il classico pizzicotto o “plin” al raviolo, per ottenere la forma giusta!
Fate riposare la pasta, la lavorerete molto meglio.
Caterina Amato says
Oh mamma, sono solo le 10.30 e già ho un languorino da ravioli del plin al Seirass, miele di castagno e timo senza scampo! Altro che caffè!
Bravissima Anna!
Caterina
Anna Buganè says
:-DDD