Venerdì, dalla parrucchiera. Chiacchiere sotto il casco che tanto non ci sente nessuno.
Mi stavo agitando un pochino, anzi ero onestamente magonata, la storia dei vaccini stava durando troppo. Due settimane di smaronamenti su un singolo argomento non si vedevano dai tempi della farfallina di Belen! Ce li siamo tolti, nessuno ne parla più e possiamo onestamente tornare a dedicare il tempo ad altro, lasciando da parte i vaccini.
Credo però che le due settimane passate ad indossare improbabili camici da medico, naturopata, omeopata, etc ci abbiano preparato all’argomento principe della settimana: “Il salame della discordia”.
Ed è tutto un fiorire di vegani che dicono: “adesso chi ride stronzo carnivoro”, ed è tutto un “meglio il salame che le bacche, vegano triste”.
Attenzione genti perchè l’OMS ci dice che la salsizza, l’hot dog, il salume selvaggio sono cancerogeni, ci fanno male.
Ma va?
Mi pare sempre che l’OMS viva in una perenne differita rispetto alla vita, ma comunque arriva anche lei a dirci cosa si e cosa no.
La vita è durissima, sogno un mondo in cui muschi e licheni ci uccideranno, che l’aria pulita risulti irrespirabile, che il fumo allunghi la vita, che la vita sedentaria sia l’elisir di lunga giovinezza, ma bisogna fare i conti con il fatto che certe robe non ci aiuteranno certo a campare 100 anni.
Ecco il punto! Campare 100 anni.
Ognuno di noi pecca a diversi livelli, chi fa uso smodato di alimenti cancerogeni, chi abusa di alcol e fumo, chi si droga, chi decide di camminare pochissimo e vivere tra il divano e il computer, chi esagera con l’ammorbidente o si spalma petrolati su tutto il corpo.
Nessuno è perfetto amica, davvero, per quanto ci possiamo impegnare non ce la possiamo fare, decidiamo quale battaglia combattere e scendiamo in campo, ma si sa che in guerra non si fanno prigionieri e qualche errore ci scappa.
Ma io non lo so se voglio campare 100 anni, e non è un fatto di dire che voglio vivere godendo e che chi muore senza aver assaggiato il salame non ha mai vissuto, fortunatamente ci sono diversi strati di godimento e quello che è giusto per me non lo è per te. Il fatto è che mi sembra tantissimo stare in questo mondo per 100 ani.
Ogni tanto penso di aver già dato tantissimo e che 70 anni mi sembrano lunghi da riempire. Poi se mi ammalo e qualcuno deve prendersi cura di me, se mi abbandonano? Se poi non mi ricordo chi sono? Se vedo morire tutti quelli che ho amato? Che strazio, sono già triste adesso.
Mi porto già maluccio i miei 30 anni, cosa potrei fare a 100 anni?
Sicuramente mi sto sbagliando, 70 anni passeranno in un lampo e avrò una vita meravigliosa, lunga e meravigliosa.
Però se così non dovesse essere non vorrei arrivare al punto in cui finisce tutto e non essere stata felice.
La felicità passa attraverso moltissime cose, alcune giganti, altre minuscole e intense.
Ieri sera dopo il lavoro, nella solitudine di casa mi sono tagliata una fetta di salame, che ho avvolto in due fette di pane (integrale neh) e mi sono sentita intensamente felice.
Alla fine della vita voglio essere felice, lo pretendo e se questo significa peccare o accorciare un pochino il mio percorso pazienza.
Di quale peccato accorciavita ti macchi?
Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che io ho detto la mia.
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