Chi: Sviluppo Piemonte Turismo, organizzatore della BITEG (Borsa Internazionale del Turismo Eno Gastronomico).
Dove: Torino, Jazz Club.
Quando: 28 settembre 2012, giornata conclusiva della Social Media Week.
Tema: “Prodotti dell’offerta turistica ed enogastronomia in Piemonte si raccontano nell’era nel 2.0 e dei social media”.
Relatori: Maria Elena Rossi (moderatrice – Sviluppo Piemonte Turismo), Mauro Carbone (Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero), Silvia Cartotto (Travel Blogger), Fabrizio Musso (Grand Hotel Sitea di Torino), Luca Bernardini (Slow Food), Guido Castagna (Maestro Cioccolatiere), Alessandro Morichetti (Do You Wine – Cerretto vini).
Il piemontese è introverso.
Come si combina l’attitudine al lavoro, tipica del piemontese doc, con la poca propensione alla comunicazione in un mondo che diventa ogni giorno più social? Professionisti eccellenti, di un territorio appassionato, hanno “creato il profilo” dell’utente Piemonte.
In Piemonte siamo buoni, ma i turisti stanno scoprendo che siamo anche belli, più di quanto si aspettavano dalla nostra regione.
La sensibilità 2.0, ci ricorda Mauro Carbone, nasce dal basso, in quest’ottica per la Fiera Internazionale del Tartufo di Alba è stato pensato un Social Media Team per valorizzare il territorio e creare dei feedback.
Tutto inizia con il sito, la parte istituzionale, Facebook diventa il lato umano della rete, un contatto più personale, Twitter il contenitore di lingue e linguaggi dal mondo. Bisogna dunque essere ovunque e male o in un posto adeguatamente? È necessario stare attenti a come ci si affaccia alla rete, la chiave è l’interazione, il social va “modellato” sulla persona, azienda, ente.
La rete tra aziende, fornitori, turisti, è sempre esistita, adesso è online, è necessario trasformare questi contatti in ascolto, comprensione e infine comunicazione.
Per quanto l’esposizione mediatica possa essere criticata è ormai un fatto con il quale dobbiamo convivere: siamo noi a decidere il come e il quando. Luca Bernardini ci ricorda che Twitter è la terza sorgente di traffico di Slow Food, di cui lo spirito social si alimenta grazie alla pagina Facebook di Terra Madre. Per il prossimo Salone del gusto infatti si moltiplicano le interazioni dal Sud America con un costante aggiornamento sul percorso dei prodotti in arrivo.
Al Grand Hotel Sitea di Torino, ci racconta il direttore Fabrizio Musso, si gestiscono con serenità le recensioni che diventano un alleato prezioso per gratificare l’operato eccellente di tutto il team di lavoro: “da sempre è fondamentale la massima attenzione ai dettagli, gli ospiti se ne accorgono e ora lo scrivono“.
Silvia Cartotto, autrice del blog The girl with the suitcase, comunicatrice per eccellenza, preferisce lo storytelling ad una comunicazione a caldo, vista la natura del blog di viaggi preferisce che le emozioni si sedimentino per poi raccontare al meglio l’esperienza.
Per Alessandro Morichetti (Do you wine), i contatti diventano importanti se c’è qualcuno dietro: “il vino è passionalità, le donne e gli uomini di Langa sono legati al suolo, alla terra, al vino. La rete è lontana, ma è un problema? Forse no”.
La strada è lunga, siamo ancora principianti (dall’estero prenotano gli eventi del territorio, i piemontesi no), ma le prospettive sono buone, soprattutto se incominciamo a pensare alla comunicazione come un elemento importante del processo turistico, magari affidandone lo sviluppo a figure competenti e specializzate.
Per chi volesse avere qualche informazione in più, su Twitter inserite l’hastag #biteg e #smw
Nel caso in cui non abbiate internet, ecco un link che raccoglie i tweet più significativi.
Muffin e Dintorni says
Davvero interessante, è stato un vero peccato non partecipare. Ci piace l’idea del “nato dal basso”, come il mondo 2.0 così apparentemente “freddo” crei molto più “calore” di quanto si pensi!
Anna Buganè says
in fondo basta cercare, non c’è una sola via per la comunicazione! calda, fredda…l’importante è che sia di qualità e stimolo!
Muffin e Dintorni says
…..sei la nostra “aforismologa” del cuore. #Sappilo ;)
Anna Buganè says
sceme! chiamatemi pure l’oracolo :-DDD
marco says
non sono daccordo con l’affermazione “La rete tra aziende, fornitori, turisti, è sempre esistita” perchè in realtà io vedo tutto fuorchè unione soprattutto tra aziende o realtà che promuovono il turismo in questo territorio. Questo a mio avviso è deleterio perchè porta una grande dispersione di risorse umane ed economiche. Finchè continuerà questa frammentazione almeno dal punto di vista della comunicazione web e social la vedo molto dura; dovrebbe esistere una supervisione web che presidi 365 giorni all’anno la comunicazione on line e che la pianifichi ottimizzando gli investimenti.
Anna Buganè says
Ciao marco, grazie per lo spunto che hai voluto condividere, hai ragione, esiste una frammentazione e soprattutto dispersione a livello di comunicazione.
è anche vero però che la rete esiste, nel senso che l’essere umano per natura è predisposto alla socialità, il mio era più che altro un augurio, la speranza che aumenti tra enti, privati e fruitore la volontà e l’impegno di fare networking!
marco says
credo che la frammentazione abbia origine da anni in cui “ce n’era per tutti” e di conseguenza ciascuno ha cercato di costruirsi la propria realtà. il risultato (che si percepisce da fuori perchè, ci tengo a dirlo, io conosco poco la realtà ma parlo di cose che percepisco quasi da ospite di questa terra) è di frammentazione totale, non ci capisce bene chi fa cosa…e questo a mio avviso genera confusione……
anche io mi auguro che aumenti la capacità di fare networking ma conoscendo la gente di Langa mi permetto di essere un pò scettico…
Anna Buganè says
ah i langhetti! essendo io legata alla mia terra sono meno obbiettiva e più speranzosa… sai com’è con la patria :-)
The Girl with the Suitcase says
Ciao Anna,
ricordo il tuo viso tra le prime file, grazie per il bel riassunto dell’incontro.
Riguardo a quanto hai scritto da me, noi bloggers siamo utili se non fondamentali, ma senza un’entità online al quale possiamo fare riferimento serviamo a poco. In questo caso io penso al Piemonte, che come ho detto nel mio post ha bisogno di affermarsi ancora di più e con un canale unico e completo.
Al momento ci sono tante “briciole” piemontesi sul web, ma bisognerebbe sfornare un bel panino ricco. ;)
Anna Buganè says
panino ricco! mi piace assai!