Il comfort food è quel cibo che quando lo mangi, poi sai cosa succede dopo.
Già quando ti viene la voglia, lo stai cucinando, tutto di te si sta predisponendo per accogliere il sentimento che il piatto ti saprà regalare.
Che poi non esiste un solo comfort food, ce ne sono diversi, uno per ogni emozione che si va cercando.
Così, come quando ho bisogno di piangere guardo la puntata di ally mcbeal in cui muore billy, quando voglio ricordare e fare un salto in un momento felice del passato, cucino il riso al latte.
Il cibo diventa così nutrimento per l’anima.
In una pausa pranzo, sono corsa a casa, ho preparato il riso al latte e ogni cucchiaio è stato un ricordo felice.
Finendo il riso ho pensato che era tutto quello di cui avevo bisogno.
Mi dite qual è il vostro cibo dell’anima?
[box align=right size=small color=blue]
Ingredienti per 2 persone:
- 4 pugni di riso più 1 per la pentola
- 350 ml di latte
- 50 ml di acqua
- sale grosso
[/box]
Procedimento
Mettete a bollire il latte con poca acqua, aggiungete un pizzico di sale grosso, ad ebollizione buttate il riso. Completate la cottura e servite il riso con la sua cremina.
Imparando si sbaglia
Non allontanatevi troppo dalla pentola, il latte non è acqua e tenderà più facilmente ad attaccare.
Per l’appena citato motivo, tenete basso il fuoco.
Questa è la variante salata, ma c’è anche quella dolce che si prepara nello stesso modo ma sostituendo il sale con lo zucchero, aggiungendo vaniglia o scorza di limone nel latte e condendo a fine cottura con un cucchiaino di cannella o cacao.
Marcela says
intanto hai detto benissimo con la frase “che poi non esiste un solo comfort food, ce ne sono diversi, uno per ogni emozione che si va cercando.”
e devo dire che hai scelto una che sarebbe nella mia top top list!! però missà che il mio proprio il top del comfort è il dolce de leite! guarda….e perchè no mischiare tutte e due?!?! (aaaaleee!!!)
ma il dolce de leite per me è veramente il campeone! da solo, con formaggio, sul biscotti al latte….uuhuuuu adoro!
Anna Buganè says
marcela, devo recuperare perchè non l’ho mai mangiato :-( così ti saprò dire se rientra anche lui nella mia top five!
Mele in torta says
La mia nonna me lo preparava spesso quando ero piccina. a me ricorda tempi spensierati, tempi di bambina.
Adesso ne preparo una versione vegana ( anche se vegana non sono ) ma che mi piace molto: riso integrale, latte di soia e malto. Ma quella della nonna è sempre la migliore!
Mi piace troppo il tuo blog
Chiara
Anna Buganè says
Ciao Chiara,
io ho ridotto quasi a zero il consumo di latte e latticini, non sono intollerante ma diciamo che sto meglio senza.
Ma devo dire che quando si tratta di cibo dei ricordi non guardo in faccia a nessuno.
Ho provato con latte diverso da quello di mucca, ma sai che faccio proprio fatica?
un abbraccio