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Pizzoccheri e la Svizzera nel Piatto

30/10/2012 by Anna Buganè 9 Comments

03 - Pizzoccheri della Valtellina

Nel 1798 nella opera di Lehmann “Die Republik Graubunden”, che quindi riguarda l’area dei Grigioni, di cui la Valtellina era parte, con un preciso riferimento alla Ns zona troviamo:

(…) il contadino benestante vive bene. Consuma infatti i prodotti della sua terra. Latte, formaggio e burro sono serviti ogni giorno in abbondanza.

La polenta, il Malonz , la zuppa di formaggio, i Perzockel, la Minestra e il Tasch sono i suoi piatti preferiti per il giorno di magro.(…) I “Perzockel” sono una sorta di tagliatelle fatte di farina e di due uova.

La pasta vien cotta nell’acqua, poi si aggiunge il burro e si sparge subito il formaggio grattato.(…)

Tery di peperoni e patate ha organizzato un super contest di cucina, “la Svizzera nel piatto“, i partecipanti al contest hanno ricevuto una fornitura di formaggi svizzeri con i quali si doveva preparare una ricetta della tradizione italiana rivisitata in chiave svizzera.

Ho pensato e ripensato alla ricetta da proporre, poi mi sono venuti in mente loro, i Pizzoccheri della Valtellina, un piatto unico, semplice ma dal sapore deciso.

I Pizzoccheri hanno una tradizione antica, secondo l’Accademia del Pizzocchero i primi scritti riguardo a questo piatto risalgono al 1548.

Per la ricetta ho utilizzato lo Sbrinz e il Gruyére che si sono sposati perfettamente con il gusto ruvido della farina di grano saraceno, la morbidezza delle patate e l’amaro della verza.

Si preparano in un attimo e sapranno confortarvi nel freddo dell’inverno, ormai alle porte.

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Ingredienti per 2 persone

Per la pasta

  • 200 gr di farina di grano saraceno
  • 50 gr di farina 00
  • 150 ml circa di acqua
  • 2 pizzichi di sale

Per il condimento

  • 300 gr di verza
  • 3 patate medio piccole
  • una manciata di Sbrinz grattugiato
  • 100 gr circa di Gruyér tagliato a cubetti
  • una noce di burro
  • uno spicchio d’aglio

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Procedimento

Impastare le due farine con l’acqua e il sale, formare un impasto omogeneo e lasciare riposare in luogo fresco.

Stendere l’impasto dei Pizzoccheri con uno spessore di circa 2-3 millimetri, ricavare delle strisce lunghe circa 7 cm e larghe mezzo cm. Per non fare attaccare i Pizzoccheri si può usare della farina di grano duro per asciugare un poco l’impasto.

Riempire una pentola d’acqua e salarla, mondate e tagliate a pezzi le verdure e metterle a cuocere per circa 10 minuti, buttare in Pizzoccheri nella pentola e cuocere per 10 min.

Una volta cotti si buttano in una padella in cui si è fatto sciogliere del burro insaporito con uno spicchio d’aglio, si saltano i Pizzoccheri e si condiscono con piccoli pezzi di Gruyére e una manciata di Sbrinz.

Servire caldi!

Imparando si sbaglia

Aggiungete poca acqua alla volta in modo che l’impasto non risulti troppo morbido, ogni farina a un livello diverso di assorbimento  del liquido, quindi meglio regolarsi poco alla volta.

Se l’impasto risultasse troppo appiccicoso aggiungere un poco di farina di grano duro o in mancanza di farina di grano saraceno.

Volendo si possono preparare in anticipo, mettendo i Pizzoccheri in una teglia ben calda e leggermente oliata, alternando uno strato di Pizzoccheri a uno strato di formaggio, facendo gratinare il piatto in forno a 180° per circa 10 minuti.

I Pizzoccheri sono adatti alla stagione fredda ma si possono preparare tutto l’anno sostituendo la verza con le coste o con gli spinaci, addirittura con i fagiolini.

01 - Ingredienti
01 – Ingredienti
02 - Pizzoccheri
02 – Pizzoccheri
03 - Pizzoccheri della Valtellina
03 – Pizzoccheri della Valtellina
04 - Logo "La Svizzera nel piatto"
04 – Logo “La Svizzera nel piatto”

Filed Under: Primi, Ricette base Tagged With: contest, farina di grano saraceno, pasta fresca, patate, pizzoccheri, veg

Comments

  1. Gabriele says

    31/10/2012 at 12:26

    Ma dai, proprio ieri ho cucinato anche io i pizzoccheri, ma ho usato l’Asiago. E non sono venuti per niente male. Certo i tuoi, fatti in casa, hanno un altro appeal….

    Rispondi
    • Anna Buganè says

      31/10/2012 at 18:31

      sai che non li avevo mai cucinati ma anche fatti a mano sono velocissimi! la prossima volta li prepariamo insieme!

      Rispondi
  2. Muffin e Dintorni says

    05/11/2012 at 22:00

    Cavolo!! Ma quant’è buono?? :)

    Rispondi
    • Anna Buganè says

      09/11/2012 at 07:52

      una roba buonissima! mi sono stupita anche io della loro bontà ruvida :-)

      Rispondi
  3. keca says

    24/11/2012 at 08:39

    Che bello!!!Non ci crederai, ma domenica prossima ho un pranzo di famiglia (l’ala calabrese) qui da noi per festeggiare la casa e volevo proprio fare loro…i pizzoccheri!!!
    Utilizzerò il metodo forno visto che siamo in 23 e magari mi porto avanti con il lavoro…
    ci organizziamo per uno scambio culinario??!!Io non ho molto da proporre, ma magari ti interessa qualcosa di etnico…
    keep in touch
    beso

    Rispondi
    • Anna Buganè says

      26/11/2012 at 15:57

      keka, direi che visto il numero il forno ti faciliterà l’esistenza, credo che troveremo il modo di collaborare, ci sarà il tempo per un bello scambio culinario!
      baciuz

      Rispondi
  4. lalu says

    04/09/2015 at 15:09

    Li adoro.. la mia amica coinquilina del Nord ce li cucinava spesso!!
    Poi nn li ho più mangiati..devo o Lei deve rimediare!!
    lalu

    Rispondi
    • Anna Buganè says

      05/09/2015 at 15:54

      rimedia che sono una bomba!

      Rispondi

Trackbacks

  1. Biscotti di grano saraceno e nocciole (Tonda e gentile delle Langhe) | cucinaprecaria.it ha detto:
    13/02/2014 alle 15:31

    […] mio successo con la farina di grano saraceno sono stati i pizzoccheri, il mio fallimento le tagliatelle, non stavano insieme, neanche aggiungendo la calce! E’ […]

    Rispondi

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