La primavera è alle porte: passeggiate nei prati, nuvole di panna, fiori di campo, venticello tra i capelli, corse nei parchi, merende in collina e picnic!
Purtroppo non è questa l’immagine che mi appare davanti agli occhi!
Penso a quella moltitudine di giovani precari, lavoratori con i minuti contati, studenti in aule studio e biblioteche, professionisti fuori sede; penso a loro, a voi, a noi che abbiamo una pausa pranzo di 10 minuti, che dobbiamo mangiare davanti ad una fotocopiatrice, che in 30 minuti (quando va bene) dobbiamo saziarci, andare in bagno, fare la spesa, andare in posta, fare 200 telefonate e prendere il caffè.
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L’elenco delle ricette SOS baracchino:
- Insalata di farro perlato
- Fusilli integrali con barbabuc
- Frittata di patate e cipolle al forno
- Frittata di foglie di ravanelli
- altre in arrivo!
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La pausa pranzo è un momento delicato, dovrebbe essere un’oasi di benessere e colore rispetto alla grigia mattinata di lavoro, ma quest’oasi di pace si trasforma spesso in un incubo ad alta digestione.
Confortatevi, non siete soli, vicino a voi in ufficio, nei parchi, sugli scalini ci sono migliaia di persone che dalle loro borse stanno per tirare fuori contenitori, baracchini, sacchettini di carta. E’ la comunità del pranzo al sacco.
Alcune idee per non cedere alla depressione pre pastum e per non devolvere lo stipendio mensile a panini, pizza, etc:
- diamoci dentro con il colore, bando a ricette di bianco vestite;
- viva la leggerezza! Pena sonnolenza molesta e improduttività per il resto del pomeriggio;
- concediamoci un bel packaging (giapu rules) vedi Bento box;
- se nel posto di lavoro avete uno spazio vostro (anche solo un cassetto) fornitelo di tovaglioli, posate, bicchieri e qualche condimento, per non doversi portare ogni volta il necessario da casa;
- abolire per quanto possibile le vettovaglie usa e getta;
- cucinare sempre una porzione in più la sera per avere già un’ottimo pranzo per il giorno seguente;
- sfruttare al meglio gli eventuali elettrodomestici a disposizione (bollitori, fornellini, microonde, mini-frigo);
- quando possibile, mangiare in compagnia, magari organizzandosi con i colleghi per condividere il cibo;
- lasciate il posto di lavoro, la sedia, la scrivania, il cantiere, … allontanatevi! Cercate un luogo confortevole;
- masticate a lungo, non fate altro che mangiare, prendevi il tempo per il vostro pasto.
Dimmi com’è il tuo baracchino
e ti dirò chi sei!
NB: ho appena scoperto che baracchino è un termine altamente piemontese O.o!
Anto says
i Bento box!!! Non sapevo dell’esistenza di queste meravigliose scatole per il pranzo! ce ne sono davvero di mille tipi..ehhh i giapu son sempre avanti!
Stefano says
Articolo che capita a fagiuolo…ormai da un anno e mezzo nei vari posti in cui lavoro son diventato celebre per i miei baracchini, che mutilano un po’ la compagnia a pranzo, ma consentono di risparmiare soldini e le dosi di olio di terza qualità che ti propinano nei bar.
Di solito io e Fede a sera cuciniamo o pasta o, a seconda di cosa offre la dispensa, carne + verdure per il pranzo del giorno dopo. Il tutto accompagnato da un frutto di stagione e, quando vogliamo fare i blagoeur (o come diavolo si scrive) un vizioso cioccolatino, et voilà!
E comunque abbiamo precorso la crisi, perchè la baracchinomania ora sta contagiando molti colleghi.
Difficile staccarsi veramente da lavoro così, ma due passi o un video scemo su youtube consentono di divagare :-)
Anna Buganè says
blagoeures che non siete altro!
vedrai stefano, tra poco il baracchino sarà il nuovo must! e noi potremo dire di esserci stati fin dall’inizio! ovviamente nel baracchino non può mancare la bottoglietta dell’acqua con filtri di cui mi hai parlato!
ma poi, quanto sono buone “le cose del giorno dopo?!”.
sarai la nuova immagine del brand “baracchino style”
antonella says
beh!
dopo aver visitato il sito con più attenzione e dopo aver sperimentato la tua cucina in presa diretta…… dico viva la creatività e anche la precarietà!!!
oggi penso che inizierò ad organizzarmi con il “baracchino con cura” e cercherò di contagiare gli altri miei colleghi ambulanti del pranzo…
grazie anna
Anna Buganè says
contagia tutti!io ce la metterò tutta per darti qualche idea da baracchino! mi impegnerò pure a dedicare qualche post sul mio orticello urbano, così potrai contribuire con il tuo pollice verde e amore per il giardinaggio! avrò bisogno di aiuto!