La quinoa si mangia, è un membro della famiglia dei chicchetti!
Daccordo “chicchetto” forse non è un termine scientifico e magari qualcuno vi dirà che non esiste una famiglia di chicchetti, ma a casa mia li chiamo così; tutti quei cereali o pseudocereali a chicco, versatili e gustosi, giusto per non chiamarli becchime o cibo per galline (non tutti a casa sono fans dei chicchetti).
La quinoa in particolare non è un cereale, arriva dall’America del Sud, è priva di glutine e contiene proteine vegetali, non mi dilungo su informazioni che scopiazzerei a destra e a manca (come le ricerche a scuola o la tesi) e vi lascio un link per poter approfondire meglio la conoscenza con la quinoa.
Quello che invece voglio raccontarvi è che mi piace molto, la trovo versatile e un’ottima alternativa al riso, ha un difetto, non è esattamente economica, 500 gr di quinoa costano intorno ai 4 euro, non proprio un prezzaccio insomma, non un prezzo precario.
In effetti la confezione di quinoa non è sempre presente in dispensa ma quando fa capolino nel cassetto della cucina mi spinge sempre a cercare ricette nuove che ne esaltino il gusto.
La quinoa è uno di quegli alimenti sani ma non economici che mi fanno riflettere sul tipo di alimentazione che vorrei:
sana, equilibrata, sostenibile per il pianeta e per le mie tasche.
Sembra che tutte queste caratteristiche non possano convivere bene e io sto cercando un giusto equilibrio tra tutto, ma il più delle volte diventa difficoltoso e quanto meno macchinoso, la lista della spesa si trasforma quindi in un trattato dove aggiungo, tolgo, sostituisco.
Quello che è certo è che certi alimenti se pur “cari” hanno mille e mille vite, in questo caso 250 gr di quinoa sono stati utilizzati come un “risotto” per 3 persone, avanzandone un poco ho pensato di trasformare gli avanzi in polpette che sono state mangiate sempre da 3 persone.
Ho una passione sconsiderata per tutto quello che può diventare polpetta, aggiunto poi a un ingrediente di stagione come la zucca (gratis grazie all’orto di Enrico), al rosmarino del mio orto sul balcone e alla curcuma che colora, da gusto e fa molto bene, ho ottenuto un sorprendente risultato!
Se ogni tanto cari precari, volete sentirvi un pò borghesi, un pò fighetti, molto bio e sotenibili, comprate la quinoa e fatene delle polpette!
[box align=right size=small color=blue]
Ingredienti per parecchie polpette
- 250 gr di quinoa
- brodo vegetale
- zucca
- cipolla
- rosmarino
- olio
- 1 cucchiaino abbondante di curcuma
[/box]
Procedimento
Il procedimento è quello per preparare il risotto quindi è necessario soffriggere con poco olio una cipolla e del rosmarino, aggiungere la zucca sbucciata e tagliata a cubetti piccoli e saltare tutto insieme.
Quando la zucca si sarà ammorbidita (circa 5 minuti) aggiungete la quinoa e fatela leggermente tostare.
Procedere aggiungendo man mano il brodo vegetale, fino a cottura della quinoa (15-20 minuti, meglio assaggiare). Qualche minuto prima della fine della cottura aggiungete il cucchiaino di curcuma.
Se volete potete servire il piatto così, aggiungendo un rametto di rosmarino e un filo d’olio.
Per le polpette: fate asciugare bene il brodo vegetale e lasciate raffreddare.
Frullate i 3/4 della quinoa e aggiungete la rimanente (quella non frullata), un filo d’olio e formate delle polpettine, bastoncini, polpette giganti a vostro gusto. (l’idea del frullare l’ho letta da Marco Bianchi, conigliatissimo).
Informate a 180° per circa 15 minuti.
Imparando si sbaglia
Non ho aggiunto burro, parmigiano e/o latticini per rendere la preparazione leggera, esaltando al massimo il gusto della zucca, curcuma e della quinoa.
Frullando la quinoa non è necessario aggiungere uova, le polpette stanno insieme comunque se compattate bene.
Non ho dato le dosi della zucca perchè sono andata ad occhio, potete sostituire la cipolla con il porro (bongustai).
Non ho provato ma a naso con una salsa allo yogurt starebbero bene, se qualcuno prova me lo dice?
E’ una ricetta senza glutine, per intolleranti ai latticini, vegetariana e vegana, sono dolce?
Silvia says
Bellissima ricetta! Anche io adoro la quinoa, ma proprio a causa del suo prezzo, non la faccio spesso! Questo mi sembra un ottimo modo di cucinarla!
Anna Buganè says
ciao silvia, effettivamente non essendo così economica non fa parte della mia alimentazione in modo costante, ma devo dire che mi piace molto e con le polpette rende davvero molto! se la provi fammi sapere, a me ha davvero sorpreso.
Anto says
Mi hai proprio fatto venire la curiosità per questo alimento sconosciuto e prezioso!
Tanti baci polpettina mia!
Anna Buganè says
polpettina! tu provala, secondo me ti piacerà un sacco…se non vuoi cucinarla te le preparo io :-)
Alessandra says
L’ho vista ovunque qui sui blog, ma ancora non ho avuto occasione di provarla… Grande curiosità nei confronti della sua consistenza: è come il riso? Come un cereale? A vederla mi dà l’idea che “scoppietti” sotto i denti…
Anna Buganè says
non è come il riso è più croccante, non diventa mai molle come il riso, è piccolissima e nelle polpette sta benissimo, senza uova poi sono leggere e croccanti.
la cucino anche come normale risotto, mi piace! provala :-)
Muffin e Dintorni says
CHICCHETTIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Parappappapaaaaaa We’re loving it!!!!!!!!!!!!!!!!!
Anna Buganè says
siamo le fans numero 1 dei chicchetti!
sara says
buono questo chicchtto!!!! ora lo faccio assaggiare alla Vispa
Anna Buganè says
le ha provate la vispa?
keca says
Ma lo sapevi che la quinoa è della famiglia degli spinaci e non dei chicchetti??!!Sconvolgente, ma pare sia così…me lo ha detto mammà!!
Comunque io l’adoro!!!E’ buonissima anche in minestra, come un cous cous d’accompagnamento, ma io la amo anche solo con un filo d’olio….con la curcuma ci ho curato una gastrite nervosa!!!
Forse fa bene anche per sbloccare situazioni ingarbugliate???!!!
Pensiamoci!
besos
k
Anna Buganè says
lo sapevo, in realtà l’ho scoperto dopo che erano parenti degli spinaci e non ti nascondo un certo stupore :-)
anche la curcuma è un tocca sana!
il cibo come cura del corpo e di conseguenza dello spirito, io ci credo…
cmq anche un pezzo di cioccolato per le situazioni ingarbugliate consola!
luca vola says
la prima e ultima volta che ho mangiato la quinoa erano ahimè più di 5 anni fa, in un meraviglioso viaggio in Bolivia, nel deserto salato di Uyuni, con una mamma che cucinava con un fornelletto da campo tutto arrugginito, in una pentola altrettanto arrugginita, con il bimbo con la “murela” (termine piemontese, non andino!) che le stava attorno alla gonna (avete presente quelle gonne delle donne sudamericane) e il marito stremato che riposava stremato dopo ore di viaggio su un deserto di sale su un toyota altrettanto arruginito. mangiare quella quinoa al posto del pane con la carne, davanti ad un’oasi con cactus enormi, il bagliore accecante del deserto, cibi e tradizioni non tue, ma molto affascinanti e da rispettare (e anche ammirare). un viaggio che mi ha insegnato così tante cose e cambiato molto…un pò come questo blog, in cui la cucina e la vita sono una cosa sola, un blog divertente e stimolante, che fa venire in mente ricordi, profumi, sensazioni, un vero e proprio laboratorio multisensoriale! un blog che incita costantemente a non desistere dall’inseguire il treno dei sogni, perchè, forse non riusciremo mai a volare (tra l’altro icaro non fece proprio una bella fine), ma a staccarci un pò da terra sicuramente sì!! grazie anna!!!!!! w cucina precaria!!
Anna Buganè says
Luca, sei stato in Bolivia? ma che meraviglia!
ti ringrazio di cuore per quello che hai scritto perchè cade a fagiolo (restando in tema culinario). Non sempre è facile mettersi davanti ad uno schermo e scrivere, perchè bisogna mettere in continuazione un pò di se e ho sempre il dubbio che non arrivi quel qualcosa in più che vorrei si leggesse.
Il fatto che tu lo veda mi rende felice e mi da la carica per continuare, sapere di essere sulla strada giusta, sapere che c’è qualcuno che legge, che condivide speranze, sogni e sensazioni è il più bel regalo che questo blog possa portarmi.
Ti abbraccio.
Loreto says
Ciao! Brava, bella ricetta! Mi piace il tuo blog… scoperto da pochi minuti…
anche io consiglio la quinoa e gli pseudo-cereali…. se vuoi approfondire…. http://dietistaroma.com/2012/11/20/pseudo-cereali-quinoa-grano-saraceno-e-amaranto/
:)
Anna Buganè says
grazie!che bello, andrò sicuramente a curiosare…ormai sono una fan sfegatata della quinoa :-)
Federica says
Ciao Anna,
grazie per questa ricetta, cercavo qualcosa di sfizioso e allo stesso tempo leggero da preparare alla mia cara cuginetta che verrà a trovarmi a pranzo! Lei ama tutte queste cose biologiche, ed io ho imparato ad apprezzarle da circa un anno a questa parte, cioè da quando ho dovuto cambiare la mia alimentazione per delle intolleranze! Proprio ieri mi sono convinta ad acquistare la quinoa, e dopo aver letto la tua ricetta, sento di aver fatto la scelta giusta! Non avendola mai sperimentata ero incerta, ma essendo la curcuma la spezia che ormai utilizzo più frequentemente, e la zucca uno degli ortaggi che più amo…beh mi hai proprio invitato a nozze!!!!!
Se posso, essendo che anch’io ho un piccolo blog, ti suggerisco l’aggiunta della curcuma solo a fine cottura cioè a fuoco spento, poichè è a crudo che mantiene tutte le sue potenzialità nutritive…Inoltre, le polpette le passerei nella farina di mais (rigorosamente biologica e senza glutine) al posto del pan grattato per dare più consistenza e croccantezza! E’ solo un suggerimento naturalmente…A presto e grazie
Anna Buganè says
Grazie Federica! Mi ha fatto piacere ricevere i tuoi consigli che sicuramente metterò in pratica. Mi piace sempre tantissimo quando chi, come te, mi scrive le modifiche che aggiungono qualcosa in più alle ricette. La cucina è questo. Grazie di cuore!
Federica says
grazie a te…L’unione fa la forza!